Parole di Carta

Posts written by Ange;

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    Hey Liberty (:
    Dal tempo che ci ho messo ad accorgermi della discussione potrai facilmente dedurre quanto riesca a passarne qui xD Ormai lo sto trasformando più che altro in un archivio di cose random xD Grazie di essere passata comunque *___*
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    Controllato.
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    Anche quest'anno ho deciso di seguire una challenge, visto che l'anno scorso mi sono divertita un sacco a completarla il più possibile. Così ho pensato di aggiornarla di mese in mese, quando mi sarà possibile, e di stare a vedere se questa volta riuscirò a completarla dal primo all'ultimo punto. Per il momento ho già letto diciassette libri, quindi penso proprio di avere abbastanza titoli per cominciare a spuntare qualcuna delle voci :3

    1. Un libro fantasy: questa voce era davvero semplice da completare per che che vivo di pane e fantasy xD Perciò direi che ho ampia possibilità di scelta su quale libro assegnare a questa specifica voce. Ho scelto "Silver - L'ultimo segreto" di Kerstin Gier.

    2. Un libro con una brutta copertina: in questo caso avevo tra le mani un buon libro, che tra l'altro ho letto giusto un paio di giorni fa e che mi ha colpita molto, ma che per quanto riguarda la copertina proprio non ha saputo convincermi. Si tratta di "Maddalena e le altre" di Laura Corso.

    3. Un libro il cui titolo descrive la tua vita: mi piace pensare che nella mia vita io stia cercando di dare "Il meglio di me" (Nicholas Sparks) in ogni situazione o quantomeno nella maggior parte!

    4. Un libro con un bambino sulla copertina: ne avevo un paio ma ho scelto "Come in un mosaico" di Laura Corso, anche questo letto un paio di giorni fa e che si ricollega direttamente al suo compagno dalla brutta copertina. Entrambi libri comunque che mi sento consigliare.

    5. Un libro di un autore che usa delle iniziali nel suo nome: non posso che citare Charlie N. Homberg, autore dello splendido "Paper magician" che è anche uno dei più bei libri letti fino ad ora.

    6. Un libro di un autore della tua nazionalità: in questi due mesi ho letto già qualche autore italiano, perciò per questa voce scelgo "Il rocchetto di madreperla" di Chiara Strazzulla.

    7. Un libro ambientato più di cento anni fa: ovviamente qui ci finisce "Il miniaturista" di Jessie Burton che è ambientato nel 1600 ed è un libro veramente bellissimo.

    8. Un libro con un viaggio nel tempo: il bellissimo seguito di una serie che adoro, ovvero "Hyperversum Next" di Cecilia Randall che ci accompagna nuovamente nel medioevo.

    9. Un libro con un nome di persona nel titolo: la tremenda storia di "Emmeline" di Estelle Hunt con una delle più belle copertine che si possano trovare in giro ma personaggi al limite della tonnaggine concessa.

    10. Un libro il cui titolo ha più di cinque parole: "Una serie di sfortunati eventi - La fine" di Lemony Snicket. Serie che consiglierò sempre a chiunque!

    11. Un libro con la copertina verde o qualcosa di verde: qualcosa di verde lo possiamo trovare ne "Una serie di sfortunati eventi - L'antro antro" di Lemony Snicket.

    12. Un libro con il nome di un posto nel titolo: ovviamente "Berlin - I fuochi di Tegel" di Fabio Geda e Marco Magnone.

    13. Un libro dove uno dei protagonisti principali muore: ho finito giusto ieri di leggere "L'atlante di tenebra" di John Stephens in cui muoiono anche troppi personaggi -.-

    Ho come la sensazione che presto dovrò aggiungere qualche altra voce in più alla challenge xD
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    Tempo di Recensioni!


    Il libro

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    → Titolo: Paper Magician
    →Autore: Charlie N. Homberg
    → Editore: Fanucci
    → Anno di pubblicazione: 2015
    → Pagine: 219
    → Genere: Fantasy, Romance
    → Prezzo di copertina: 14,90 €
    → Copertina: Click

    La trama

    Ceony Twill, giovane e talentuosa allieva dell’accademia di magia Tagis Praff, sta finalmente per cominciare l’apprendistato che la legherà per tutta la vita all’elemento magico che ha sempre desiderato. Eppure, contrariamente a quanto sognava, il suo destino non sarà scritto nel metallo ma sulla carta. Tra fogli che si animano dando vita a personaggi incredibili e storie fantastiche che la lasceranno a bocca aperta, toccherà allo stravagante mago Emery Thane convincerla delle qualità straordinarie di un elemento così delicato e allo stesso tempo prodigioso. Così, quando Lira, malvagia praticante di arti magiche proibite, priverà il maestro del suo cuore, Ceony per tenerlo in vita gliene confezionerà uno di carta, per poi volare sulle ali di un enorme aeroplanino all’inseguimento della perfida maga, verso un’avventura che porterà alla luce i ricordi più lontani e i segreti più taciuti, nascosti nell’angolo più remoto dell’anima.

    Cosa ne penso?

    Molto colpita dalla stupenda copertina ho divorato questo libro nel giro di qualche ora. Questa storia mi ha catturata fin dalle primissime pagine e mi ha tenuta letteralmente incollata alle pagine fino alla fine, troppo curiosa com'ero di scoprire fin dove essa mi avrebbe condotta.
    Paper magician è un libro pregno di una magia del tutto nuova, un'idea davvero molto bella ed interessante, in cui la magia si lega ai materiali ed in cui la carta è la più grande protagonista. Questa cosa mi ha colpita molto e l'ho apprezzata tantissimo.
    Seppur il personaggio di Ceony inizialmente non suscitasse in me grande empatia, alla fine non ho potuto fare a meno di affezionarmici e di seguirla nella sua avventura alla ricerca del cuore del proprio maestro, fino alla conclusione.
    Lo stile è scorrevole, i personaggi ben caratterizzati, l'ho trovata una storia emozionante, molto dolce ed anche fresca. Una lettura che mi ha coinvolta più di quanto avrei immaginato. La storia non è particolarmente lunga, ma fa parte di una trilogia, perciò sono sicura che vi sarà modo di entrare ancor più nel dettaglio del mondo che ha preso forma in questo primo volume e di comprendere meglio ogni tipo di magia che lo compone.
    Sono rimasta soddisfatta del finale ed ora provo solamente una grande curiosità, nella speranza di poter leggere molto presto gli altri libri e di proseguire questa storia, di ritrovare nuovamente Ceony, Emery ed il dolcissimo Prezzemolo!


    Voto: ★★★★★


  5. .





    Tempo di Recensioni!


    Il libro

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    → Titolo: Rebel Il deserto in fiamme
    →Autore: Alwyn Hamilton
    → Editore: Giunti
    → Anno di pubblicazione: 2015
    → Pagine: 272
    → Genere: Fantasy, Avventura, Romance
    → Prezzo di copertina: 17 €
    → Copertina: Click

    La trama

    Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento.
    Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano di Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: come i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l'ardire di domarli; i giganteschi rapaci Roc; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e sacerdoti capaci di leggere i ricordi altrui nell'acqua... Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta di quanto pensassero. Amani dovrà decidere se unirsi alla rivoluzione e capire se davvero quello che vuole è lasciarsi alle spalle il suo deserto.

    Cosa ne penso?

    La cosa che più ho apprezzato di questa storia è stata l'ambientazione, alla "Le mille e una notte" con tutte quelle creature magiche e antiche che mi hanno fatto pensare tantissimo alla Corte fatata (soprattutto i cavalli di sabbia che io ho associato ai Capall Uisce) ma almeno nelle prime pagine la lettura ogni tanto è andata a rilento in quanto ho trovato un sacco di termini di cui non comprendevo molto il significato, anche se poi durante il corso della vicenda ci vengono fornite molte spiegazioni per fortuna.
    La vicenda ruota attorno alla figura di Amani, che è una ragazza davvero tosta, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e che è abilissima a sparare e sogna più di ogni altra cosa di potersene andare via, per liberarsi dell'opprimente controllo che hanno su di lei gli zii con i quali è costretta a vivere essendo orfana.
    Soprattutto poi quando scoprirà che lo zio vuole prendersela in moglie nel suo harem, Amani avrà ancora più fretta di trovare abbastanza denaro per scappare. Proprio con questo scopo, alla fine si imbatterà nel misterioso Jin (anche se mi è parso semplice capire chi si celi dietro la sua figura praticamente fin dal principio) che per una serie di situazioni finirà col portarla via con sé e dare avvio alla loro avventura.
    Mi è piaciuto il carattere di Amani, che mi è sembrata per l'appunto una bella protagonista tosta, anche se devo dire che la parte peggiore di questa storia è la vicenda romantica, che penso sia troppo frettolosa e rovini un sacco l'idea che ci si può essere fatti di Amani stessa.
    Infatti la ragazza praticamente si innamora di Jin in due secondi netti e da li non fa altro che pensare a lui ed al suo petto nudo... di cui a me non interessava molto sinceramente.
    Trattandosi di un libricino molto corto comunque ed anche l'inizio di quella che credo sia una trilogia vera e propria, mi è sembrato stupido giocarsi la carta dell'amore fin dalle prime pagine. L'autrice avrebbe avuto tutto il tempo di sviluppare il rapporto dei ragazzi nei libri successivi, mantenendo così coerente l'immagine di ragazza tosta e indipendente che aveva creato con Amani, perché dal momento in cui comunque si perde in questi castelli in aria, sembra trasformarsi in una ragazzina in balia degli ormoni.
    Penso che questa comunque sia l'unica pecca della storia che ho trovato molto avvincente, con dei colpi di scena interessanti (seppur alcune cose piuttosto prevedibili), un buon inizio che spero prosegua sulla stessa linea e che non diventi troppo sdolcinato!
    In ogni caso la copertina è davvero molto bella, peccato che la vicenda sia tanto breve.


    Voto: ★★★★


  6. .





    Tempo di Recensioni!


    Il libro

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    → Titolo: Il meglio di me
    →Autore: Nicholas Sparks
    → Editore: Frassinelli
    → Anno di pubblicazione: 2012
    → Pagine: 392
    → Genere: Romance, Drammatico
    → Prezzo di copertina: 20 €
    → Copertina: Click

    La trama

    Si sono amati come solo due adolescenti si possono amare, negli anni dolci del liceo, nella cittadina di provincia dove sono nati. Ma il destino li ha divisi e hanno preso strade diverse: nessuno dei due ha vissuto la vita che aveva immaginato. Amanda e Dawson hanno pagato il prezzo delle differenze sociali tra le loro famiglie. Il ragazzo è diventato adulto passando dalla prigione a una professione avventurosa su una piattaforma petrolifera, non ha mai dimenticato il suo amore giovanile e vive solo. Amanda, ignara di tutto, ha studiato al college, si è sposata e ha tre bambini. Saranno l’apparizione di una figura misteriosa, e forse soprannaturale, al fianco di Dawson, e la morte di un amico di quando erano ragazzi a farli rincontrare. Le prove terribili che dovranno ancora affrontare li uniranno per sempre.

    Cosa ne penso?

    Io amo lo stile di Sparks, nonostante non ami leggere esclusivamente di storie d'amore troppo sdolcinate o che prendono troppo spazio nella trama, ma quando si tratta di questo autore è tutto diverso! Il libro si legge davvero molto velocemente e si entra subito in sintonia con i personaggi e presto nel vivo della storia, che potrebbe anche essere abbastanza scontata sotto certi punti di vista, ma che ho comunque apprezzato molto.
    Dawson è un uomo solitario, che ha passato un periodo in carcere per aver investito un uomo, una persona molto chiusa, che non ha praticamente quasi più legami col mondo e che lavora in una stazione petrolifera.
    Amanda è una donna di buona famiglia, che ha sposato un uomo conosciuto al college ed ormai ha già diversi figli, ma che ha visto morire la sua bambina quando aveva pochi mesi e la cui vita coniugale da quel momento ha subito una brusca discesa.
    I due sono legati dal loro passato, perché da adolescenti abitavano nella stessa cittadina ed erano innamoratissimi. Il problema all'epoca era rappresentato dal fatto che Dawson proveniva da una famiglia tremenda, di quelle davvero incasinate, mentre i genitori di Amanda si aspettavano che lei trovasse qualcuno a lui superiore.
    I due quindi alla fine devono rinunciare al loro amore e si separano definitivamente. Fino a quando un avvocato non li chiama dicendo loro che un caro amico è morto e chiede che entrambi tornino nel loro vecchio paesino per rispettare le sue ultime volontà.
    Amanda e Dawson si ritrovano ed è come se il loro amore non sia mai stato interrotto. Come se fosse rimasto congelato per vent'anni, in attesa di quell'istante. L'attrazione tra i due è subito molto forte, tanto più che Dawson dopo Amanda non è mai riuscito ad amare nessun'altra.
    Ma per loro stare assieme ovviamente non sarà facile, perchè Amanda ha una famiglia che la attende a casa. Sarà la figura del loro amico comune, seppur sia passato a miglior vita, a legarli nuovamente insieme in maniera inaspettata.
    La storia è decisamente semplice, ma è anche molto struggente. Sparks ti fa innamorare di Amanda e Dawson lasciandoti però capire che ci sarà qualche cosa che non permetterà loro di tornare assieme definitivamente. Ed infatti è proprio questo che accade... questo libro mi ha strappato molte lacrime! Senza contare che le ultimissime parole dell'epilogo mi hanno stroncata definitivamente e sono quelle che spiegano poi il titolo stesso del libro: Il meglio di me.
    E' davvero una bella storia, seppur sia molto tragica, che parla di un amore molto profondo e non solo quello che provano Amanda e Dawson, ma anche quello che li lega all'uomo che faceva parte della loro vita tanti anni prima e a sua volta che lo teneva legato al ricordo della moglie defunta ormai da tempo.


    Voto: ★★★★★


  7. .





    Tempo di Recensioni!


    Il libro

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    → Titolo: Emmeline
    →Autore: Estelle Hunt
    → Editore: Narcissus.me
    → Anno di pubblicazione: 2015
    → Pagine: 418
    → Genere: Storico, Romance, Young Adult
    → Prezzo di copertina: 1,99 € (epub)
    → Copertina: Click

    La trama

    Quando Emmeline Brant partecipa alla sua prima stagione ha solo diciotto anni e tante speranze per il futuro. Tuttavia neppure nei suoi sogni più segreti avrebbe mai immaginato di poter attirare l’attenzione dell’uomo di cui è innamorata da sempre, Julian York. Ma Julian è un nobile e un crudele ricatto lo costringe a piegarsi alle consuetudini imposte dal suo rango. Tra aristocratici freddi e calcolatori, donne amorali, bugie e tradimenti il loro futuro sembra segnato per sempre. Devastata dal dolore, Emmeline parte per New York, dove si immergerà nel mondo dorato dell’alta società, sperando così di curare il proprio cuore infranto. Grazie alla presenza di donne straordinarie e alla possibilità di un nuovo amore la felicità sembra di nuovo a portata di mano. Eppure il destino non ha finito di giocare con Emmeline e Julian. Richiamata in Inghilterra, Emmeline scoprirà che dietro gli eventi passati si nascondono tremende verità e che l’amore, quando è autentico, non muore mai.

    Cosa ne penso?

    Questa storia è incentrata sulle disavventure amorose della protagonista, che voglio precisare essere una perfetta signorina dell'alta società londinese di fine ottocento, "casta e pura" come ci si aspetta che sia ovviamente, che però non ha molti soldi perché il padre era solo baronetto e ha contratto una serie di debiti, anche se io questa famiglia non l'ho mai vista in gravi difficoltà economiche per tutto il libro, ma sempre ai migliori ricevimenti del ton londinese.
    Lei è da sempre innamorata fin da quando era una bambina di questo Julian, con cui è cresciuta e che è più grande di lei. I due non si vedono per anni fino a quando un pomeriggio lui la vede passare a cavallo con la sorella e si rende conto che la conosce, così la ferma e si ritrovano.
    Lui non se l'è mai filata per tutti questi anni, ma siccome questa Emmeline diciottenne è ormai decisamente formosa, il colpo di fulmine è inevitabile. Sboccia l'amore da entrambe le parti, tant'è che i due riprendono a frequentarsi assiduamente, seppur egli sia molto al di sopra del suo livello sociale e non dovrebbe essere destino che si sposino. Invece tutti se lo aspettano, compresi i genitori di Emmeline.
    E da qui la storia degenera... perché la casta vittoriana, non è per niente casta bensì l'esatto opposto e non si fa troppi problemi a cedere la propria virtù sulla base di vane promesse fatte di semplici parole in un misero capanno.
    Il grande problema di questa storia secondo me sono le scene di sesso, che io ho trovato assolutamente insensate ed inutili. Non avevo alcun bisogno di leggere di ogni dettaglio dei loro movimenti sotto le lenzuola o di quelli della cugina Charlotte o di chiunque altro l'autrice abbia pensato di infilarci nel mezzo; eppure i dettagli ci sono a iosa.
    Ovviamente l'amore di questi due protagonisti che ho considerato uno più beota dell'altro, verrà ostacolato da una serie di personaggi a loro ostili e di situazioni che a mio avviso avrebbero anche potuto facilmente superare con una sola cosa: la sincerità.
    Julian l'ho assolutamente trovato terribile e disgustoso, oltre che maschilista e babbeo. Viene ad ogni costo fatto passare come un eroe, un uomo che si è sacrificato quando a me non è parso affatto così. Il ragazzo ha ceduto alle pressioni del padre senza protestare minimamente, ha lasciato Emmeline per sposare un'altra donna, con la quale non si è nemmeno risparmiato così tanto in camera da letto ed ha addirittura comprato una donna da un bordello per portarsela a letto fingendo che fosse Emmeline. L'eroe sacrificato! E dopo tutto questo ha poi avuto il coraggio di dare ad Emmeline della prostituta, al solo pensiero che lei potesse essersi abbandonata alla passione con un altro uomo... lei che era stata piantata in asso senza una giustificazione, che credeva quindi di essere stata presa in giro ed aveva tutto il diritto semmai di rifarsi una vita. La coerenza insomma.
    Ed Emmeline non mi pare sia stata tanto più furba di Julian, così presa da quest'uomo di cui non ho compreso quali fossero le qualità al di fuori della sua prestanza fisica, da abbandonare l'unico altro uomo che l'abbia mai amata senza pregiudizi, per ricadere tra le sue braccia infischiandosene di tutte le lacrime che le aveva appena fatto versare, per pagine e pagine di pura depressione, nonostante ella venga descritta come una donna forte.
    Questo libro è cosparso di pessimi personaggi e pessime trovate per parlare di sesso anche nelle situazioni più inutili, che mi ha fatto pentire di averlo letto. Ma siccome io sono masochista, sono arrivata fino all'ultima pagina, pensando che quantomeno Emmeline e Julian nella loro "tonnaggine" si meritavano l'un l'altra!
    L'unica cosa che si salva di questa storia è la bellissima copertina, che mi ha tremendamente ingannata! Sconsigliatissimo.


    Voto: ★


  8. .





    Tempo di Recensioni!


    Il libro

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    → Titolo: Tatiana e Alexander
    →Autore: Paullina Simons
    → Editore: BUR
    → Anno di pubblicazione: 2004
    → Pagine: 720
    → Genere: Storico, Romance
    → Prezzo di copertina: 10,90 €
    → Copertina: Click

    La trama

    Né la guerra né i 900 giorni dell’assedio di Leningrado sono riusciti a distruggere il grande amore tra Tatiana e Alexander. Ora lei si ritrova sola in America con Anthony, il loro bambino appena nato: le hanno detto che Alexander è morto, ma nel profondo sente che non può averla abbandonata per sempre. Infatti il giovane ufficiale è vivo, anche se nella disperata condizione del prigioniero: caduto nelle mani della famigerata polizia di Stalin, sopravvive tra orribili sofferenze e torture nell’attesa di essere giustiziato come traditore e spia. Eppure Alexander non ha perso la speranza, perché sa che da qualche parte, in America, Tatiana e il figlio che non ha mai conosciuto lo stanno aspettando. Così Tatiana e Alexander continuano a vivere l’una all’insaputa dell’altro, divisi da un oceano, aggrappati al ricordo del loro amore che è riuscito a sconfiggere l’inverno russo e la fame, a sfuggire alle bombe della guerra. E che non può finire.

    Cosa ne penso?

    Non ci sono dubbi sul fatto che io apprezzi lo stile di scrittura dell'autrice, che è molto scorrevole e piacevole. La parte storica tra l'altro è molto accurata, si vede che ha fatto delle ricerche e non ha parlato a casaccio, ci sono molte informazioni e dettagli storici che ho apprezzato. I personaggi in qualche modo sono migliorati, questo perché penso che diano il meglio di loro stessi unicamente quando sono separati. La storia prosegue da dove si è interrotto il Cavaliere, dal momento in cui Tatiana incinta riesce a lasciare la Russia di nascosto e a raggiungere l'America, dove inizia a lavorare poi come infermiera.
    Nel frattempo Alexander invece viene catturato e accusato di essere una spia e un sabotatore, per colpa di Dimitri che è chiaramente un personaggio ignobile, che ha raccontato il segreto di Alexander sulla sua famiglia.
    Quindi la narrazione è suddivisa in vari punti di vista, che ci raccontano come va avanti la vita di Tatia e cosa sia accaduto ad Alexander. Inoltre finalmente ci viene anche raccontato il passato del ragazzo e questa è una cosa che ho apprezzato molto, perché è stato un modo per capirlo meglio, scoprire come mai sia diventato l'uomo che è, come sia arrivato a quel punto e cosa gli sia accaduto in passato.
    I genitori di Alex non sono proprio un grande esempio di vita, nè delle bellissime persone. La madre è succube del volere del padre e finisce col diventare un'alcolizzata, nonostante debba prendersi cura del figlio. Il padre invasato, così convinto dell'ideale comunista da sfaciare l'intera famiglia. Li costringe entrambi a seguirlo in Russia, nonostante in America facessero la bella vita. E la madre subito capisce di non poter sopportare molto la "puzza del comunismo" che consiste nel dover abitare in questi appartamenti comuni, con altre famiglie.
    Mi tornano alla mente appunto, il fetore che infesta il loro bagno comune e il fatto che lei passi metà della sua vita a cercare di pulirlo e quella parte in cui uno dei vicini di casa, infila le dita nel loro stufato di carne, dita decisamente sudicie, costringendoli a mangiare una zuppa senza carne, perché ovviamente la madre è estremamente schifata dalla cosa.
    Ho avuto l'impressione comunque che Alex sia stato un po' abbandonato a se stesso e che i genitori siano stati entrambi davvero egoisti. La madre che cede alla sua debolezza e inizia a bere e il padre che sembra quasi indifferente a ciò che accade alle persone che ama, ma più interessato al comunismo.
    I due poi vengono catturati e uccisi entrambi ed Alex è l'unico che si salva per una serie di vicissitudini.
    Tatiana nel frattempo pensa a suo figlio, pensa costantemente ad Alex, convinta che lui sia morto. Non riesce a darsi pace e dimostra una certa debolezza in alcune parti della storia, quando da l'impressione di preferire l'idea di abbandonare il figlioletto, pur di poter provare a ritrovare il marito, quando invece penso che lei avrebbe dovuto trarre tutta la sua forza proprio dall'amore del figlio dell'uomo che ha amato così tanto.
    Una parte che ho assolutamente trovato noiosa di questo libro è stata quella centrale, in cui Alexander ripercorre con la mente in una serie di flashback tutta la sua vicenda dal momento in cui ha conosciuto Tatia e della quale si è innamorato vedendo come leccava bene il gelato.
    Sta di fatto che questa parte l'avrei assolutamente voluta cancellare, perché era la parte che più avevo detestato anche nel Cavaliere d'Inverno, ma per fortuna i ricordi vengono condensati in poche pagine e non ho sofferto troppo.
    La parte finale ha poi subito un netto miglioramento, perché l'azione è aumentata e c'è stato un colpo di scena. Dal nulla Alexander ha la botta di culo di ritrovare Pasha, che è il gemello di Tatia creduto morto da tutti già da anni. Lo ritrova e scopre che è un traditore, ma nonostante questo è deciso a riportarlo dalla moglie. Sta di fatto che Pasha, sopravvissuto ad una quantità immonda di cose orrende, poi schiatterà senza motivo a causa di un banalissimo graffio. Esattamente come muore quello stallone di Kal Drohgo in Game of Thrones per un semplice graffio sul petto. IL NONSENSE.
    Finalmente poi Tatia ritrova Alexander, dopo un'altra lunga serie di avvenimenti e vicissitudini. Alex si trova in un campo di lavoro/sterminio ed ha già tentato di scappare ben 17 volte inutilmente. Si trova in una condizione molto dura, è stato picchiato più volte, tenuto incatenato mani e piedi, affamato e via discorrendo... Il momento in cui lei lo ritrova ammetto di averlo amato e trovato piuttosto commovente. I due quindi trovano il modo di scappare insieme, ma la loro fuga sarà molto complessa, perché avranno sin da subito una quantità spropositata di soldati alle calcagna.
    La fuga è un argomento di cui vorrei parlare perché l'ho trovata decisamente assurda. Partiamo dal presupposto che Alexander si trova in condizioni difficili, ho detto che lo avevano picchiato, maltrattato, affamato... erano anni che passava da un campo di prigionia all'altro... eppure tira fuori una forza sovrumana che sconvolge. Ma seppur io possa comprendere che l'adrenalina e la voglia di vivere possano aiutare il fisico a compiere imprese impossibili in situazioni pericolose, quello che mi ha fatta ridere è stato leggere delle sue prestazioni sessuali assolutamente intaccate dal suo stato di prostrazione fisica. Beata Tatiana insomma!
    Tatia e Alex sono in fuga, a piedi, seguiti da cani e soldati armati, eppure durante le pause lungo la strada trovano tutto il tempo di fare l'amore ogni volta che gli va. C'è addirittura una parte che ho trovato abbastanza ridicola in cui compare persino un guardone dal nulla.
    Comunque non pago di aver già perso abbastanza tempo, Alexander mollerà dietro di sé una lunga scia di cicce delle millanta sigarette che si fumerà in questo frangente e entrambi troveranno anche il tempo di lavarsi i denti, perché l'igiene personale conta anche durante una fuga!
    Comunque sia, il romanzo si conclude con loro due che raggiungono il consolato americano a Berlino e che scoprono di poter tornare in America insieme, nonostante la Russia li odi a morte entrambi e li vorrebbe indietro.
    Non avevo amato così tanto nemmeno il Cavaliere d'inverno e ancora non capisco le persone che lo osannano, ma ho voluto dare una possibilità anche al seguito, quantomeno per capire come sarebbe finita la loro storia e devo ammettere che la lettura è stata sicuramente molto più piacevole stavolta, ma penso che dipenda dal fatto che Tatia ed Alexander abbiano passato separati la maggior parte della vicenda.
    Quei due assieme io proprio non riesco a reggerli evidentemente!


    Voto: ★★★


  9. .





    Tempo di Recensioni!


    Il libro

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    → Titolo: La fabbrica delle meraviglie
    →Autore: Sharon Cameron
    → Editore: Mondadori
    → Anno di pubblicazione: 2015
    → Pagine: 308
    → Genere: Mistery, Fantasy
    → Prezzo di copertina: 17 €
    → Copertina: Click

    La trama

    In una notte di nebbia Katharine arriva in una misteriosa tenuta vittoriana con l'incarico di controllare che l'eccentrico zio George non stia dilapidando il patrimonio di famiglia. Convinta di incontrare un uomo sull'orlo della follia scopre invece che lo zio è un geniale inventore e sostenta una vivace comunità persone straordinarie come lui, salvate dai bassifondi di Londra. Aiutato dal giovane e affascinante Lane, George realizza creazioni fantasmagoriche: pesci meccanici, bambole che suonano il pianoforte e orologi dai mille ingranaggi. Ma Katharine comprende ben presto che una trama di interessi oscuri minaccia il suo mondo pieno di meraviglie e, forse, il destino di tutta l'Inghilterra.

    Cosa ne penso?

    A parte la bellissima copertina, che è altrettanto bella in lingua originale, ma che comunque trovo una volta tanto migliore nella nostra, avevo già diversi buoni propositi per questo libro.
    Intanto l'ambientazione: siamo negli anni cinquanta dell'ottocento e poi la premessa di un poco di steampunk che non guasta affatto. Questa storia contiene un pizzico di mistero, un'ambientazione a tratti piuttosto gotica, dei personaggi deliziosi e a volte bizzarri ed uno stile narrativo scorrevole ed intrigante quanto basta per farti venire voglia di divorarla!
    Ho letto questo libro in un giorno e questo è dovuto al fatto che la storia mi ha catturata così tanto che sentivo di non poter più smettere fino a quando ogni mistero non sarebbe stato risolto.
    La protagonista si chiama Katharine ed è una ragazza dal carattere davvero molto deciso, con le idee ben chiare. Per essere una donna, non si limita ad accettare tranquillamente il suo destino, ma è pronta a rimboccarsi le mani, anche un poco egoisticamente all'inizio della vicenda, per provvedere al proprio futuro. E' orfana e vive con una zia di nome Alice davvero antipaticissima e super snob, una classica signorotta ottocentesca con la mentalità bigotta e decisamente ristretta, ma anche avidissima; la quale ha un figlio che compare pochissimo e che sappiamo essere avido di caramelle e dolciumi di ogni tipo.
    Questo divoratore di caramelle dovrebbe un giorno ereditare una grande tenuta, che ora appartiene allo zio Tully e Katharine viene inviata proprio in quella casa per provare a tutti che lo zio è pazzo e poterlo far internare a Bedlam, così da lasciare posto ad Alice ed il figlioletto adorato.
    Ma le intenzioni di Katharine dovranno cambiare durante il corso della vicenda, quando conoscerà coloro che animano la vita di zio Tully, che si rivela essere effettivamente matto, ma incredibilmente dolce! Io me lo sono immaginato per tutto il tempo con l'aspetto del vecchio Bilbo Baggins ed una grande dolcezza nello sguardo.
    Ad accompagnarla ci saranno l'apparentemente freddo Lane, sua zia, il piccolo Davy, la divertente Mary ed il misterioso Ben, incuriosito dai giocattoli creati da Tully.
    Lo zietto infatti, nonostante sia tocco, ha una grandissima mente matematica ed una forte inventiva che gli permettono di creare dei giocattoli davvero incredibili!
    La storia in un primo momento risulta a tratti gotica e decisamente misteriosa. Mi aspettavo quasi di veder saltare fuori qualche fantasma all'improvviso! Ci si affeziona piano piano ad ogni personaggio e nonostante abbia letto in giro molte critiche negative verso Katharine, io personalmente l'ho amata molto e l'ho sempre trovata coerente con sé stessa! Soprattutto io credo che lei più di tutti ha subito una grande evoluzione e questa cosa l'ho proprio apprezzata!
    La storia d'amore non è per niente stucchevole e voi sapete quanto io soffra in genere, invece in questo caso l'ho trovata davvero molto piacevole, perché non si fa spazio con prepotenza nella storia, ma si trova un posticino nello sfondo.
    Ho amato i diversi colpi di scena e c'è un piccolo particolare che mi ha fatto pensare al film Crimson Peak di cui però non dirò nulla per evitare gli spoiler! Il finale ovviamente è apertissimo e dovrò aspettare che venga tradotto anche il seguito, cosa che comunque mi auguro vivamente perché per come è finito ho davvero bisogno di sapere come proseguirà la storia! Consigliatissimo!


    Voto: ★★★★★


  10. .





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    Il libro

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    → Titolo: La collezionista di voci
    →Autore: Kimberly Doerting
    → Editore: Mondadori
    → Anno di pubblicazione: 2011
    → Pagine: 321
    → Genere: Mistery, Fantasy
    → Prezzo di copertina: 7,57 €
    → Copertina: Click

    La trama

    Violet custodisce un dono insieme terribile e prezioso, un potere da cui proteggere se stessa. Washington. Pioggia. All'inizio sono animali del bosco, le creature di cui Violet si trova ad annusare l'agonia, posando piccole croci in un cimitero improvvisato. Voci. Echi. Impalpabili scie odorose di sangue, che è costretta a classificare in una macabra collezione. Solo l'amico Jay conosce il suo segreto. A otto anni Violet trova sepolto sotto un'umida coltre di foglie il cadavere di una ragazza. A sedici un'altra voce la chiama e comprende che anche il predatore reca su di sé le impronte di morte della preda. Violet si scopre l'unica persona al mondo in grado di identificare il serial killer che ha l'hobby di massacrare giovani sconosciute. Poi amiche. Infine compagne di scuola. Cerchi concentrici in cui la morte si manifesta e, come in un'orribile danza, si fa vicina. Forse solo Jay e il suo amore possono aiutarla...

    Cosa ne penso?

    L'idea di base mi è piaciuta molto, perché l'ho trovata diversa dal solito e la storia mi ha dato l'impressione che sarebbe stata ricca di azione e di suspance (almeno leggendo la quarta di copertina). Sullo stile dell'autrice assolutamente nulla da ridire, perché è molto scorrevole e la lettura è stata velocissima. La storia mi è piaciuta, è un libro molto carino e leggero, anche se niente di eccezionale secondo me.
    Mi aspettavo più azione, più suspance, più angoscia magari e invece è un pochino troppo sull'adolescenziale e fondamentalmente la protagonista passa più tempo a pensare quanto è innamorata cotta del suo migliore amico, che altro. Più che un thriller che ti lascia col fiato sospeso si trassforma presto in un romanzo rosa anche troppo zuccheroso.
    Ci sono troppe pagine e capitoli interi di pippe mentali, in cui Violet ci dice quanto Jay sia cresciuto bene, su come vorrebbe stare con lui ma teme che possa accorgersene e questo rovinare l'amicizia... un po' della solita gelosia quando salta fuori la ragazza di turno che sembra intenzionata a soffiarglielo da sotto al naso. Tutte cose che potevano anche fare da contorno alla storia certo, ma che piuttosto fanno da padrone nella storia, la cui vicenda effettivamente "thriller" viene messa fin troppo in ombra per delle chiacchiere da adolescenti.
    Dell'assassino si sa poco o niente, anzi degli assassini, visto che poi alla fine salta fuori che sono ben due. I capitoli con il suo punto di vista che ogni tanto intervallavano la narrazione mi sono piaciuti, ma avrei voluto sapere qualche cosa di più. Questi tizi erano solo due pazzi random? Non avevano alcuna motivazione a parte questa ossessione per le ragazzine per farci non si sa bene cosa prima di ucciderle?
    Il momento in cui i protagonisti finalmente si baciano deriva da una situazione tipo classica anche in molti altri libri, ma è stato comunque molto dolce vederli assieme. Almeno finché questo non ha voluto dire leggere pagine intere dei loro incontri ravvicinati, quando invece avrebbero dovuto pensare alla possibilità di trovare un assassino.
    Mi ha lasciata un po' basita il finale e lo svolgimento dei fatti che hanno concluso la vicenda e condotto al secondo omicida. Mi aspettavo qualcosa di diverso, che lui la rapisse e se la portasse a casa per farci chissà che cosa... che ci fosse molta più possibilità di azione, in cui lei cerca di sfuggirgli ecc... ma praticamente gli si è servita su di un piatto d'argento quando durante il ballo scolastico ha volontariamente deciso di restare da sola nel bagno più remoto della scuola, zoppa e senza cellulare. Mamma mia che furbizia!
    Voglio dire... sapendo bene che l'assassino ti vuole prendere, dato che ha appena cercato di ammazzarti in mezzo ai boschi, tu cosa fai? Resti li da sola senza niente con cui difenderti o qualcosa con cui chiedere aiuto?
    Il fatto che l'omicida si sia rivelato un poliziotto mi è sembrato solo una maniera per rendere tutta questa parte più semplice e raggiungere velocemente il finale, perché ovviamente per via di quella divisa qualunque eco di morte portasse con sé sarebbe passato inosservato.
    La parte più emozionante credo sia stata quella finalissima, in cui non si capisce bene chi sia morto, anche se l'epilogo chiarisce le idee praticamente subito.
    Nel complesso comunque è una lettura carina e leggera e darò una possibilità anche al seguito per vedere che cosa succederà, nella speranza che il thriller questa volta diventi il vero protagonista della vicenda!
    Tre stelle e mezzo.


    Voto: ★★★


  11. .





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    Il libro

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    → Titolo: Timeline
    →Autore: Michael Crichton
    → Editore: Mondolibri
    → Anno di pubblicazione: 2000
    → Pagine: 464
    → Genere: Avventura, Storico, Viaggi nel tempo
    → Prezzo di copertina: 11,90 € (flessibile)
    → Copertina: Click

    La trama

    Nel deserto dell'Arizona un uomo vaga senza meta, pronunciando parole prive di senso. Dopo ventiquattr'ore è morto e il suo corpo viene cremato dalle uniche persone che sembrano conoscerlo. All'altro capo del mondo una squadra di archeologi è al lavoro sulle rovine di un villaggio medievale della Dordogna, dove scopre una stanza rimasta sigillata per oltre seicento anni. Ma nel quartier generale della società finanziatrice del progetto gli studiosi faranno una scoperta ancora più sorprendente: il capo della misteriosa multinazionale ha inventato una vera macchina del tempo, che nello spericolato tentativo di ritrovare il professor Johnson, il capo della spedizione precipitato in un tunnel spaziotemporale, li proietterà in uno dei periodi più avventurosi e violenti della storia. Da quel momento i nostri eroi dovranno riuscire a sopravvivere nel bel mezzo della guerra dei Cent'Anni - tra soldataglia e affascinanti castellane, assedi e cruente battaglie - per cercare di tornare sani e salvi nel XXI secolo.

    Cosa ne penso?

    Quando si parla di viaggi nel tempo mi sento sempre molto curiosa, in questo caso particolare seppur la storia inizialmente sia un poco lenta e faccia fatica a decollare, dopo il primo centinaio di pagine e soprattutto entrando nel vivo della vicenda devo ammettere di essere riuscita ad appassionarmi molto!
    Ci sono stati una serie di discorsi decisamente tecnici di cui comprendevo poco o niente, devo ammetterlo, ma ho apprezzato molto i vari colpi di scena che si sono susseguiti velocemente durante la narrazione, rendendola a tratti imprevedibile ed emozionante. Anche se alcune situazioni si sono risolte per delle incredibili quanto inverosimili "botte di fortuna" e non sono proprio riuscita ad inquadrare un particolare personaggio nè a comprendere per quale motivo la sua storyline si sia evoluta in una certa maniera, ho trovato questo libro nel complesso molto piacevole.
    Ho amato molto anche il finale, seppur mi aspettassi già dal principio il destino di alcuni dei personaggi e ho assolutamente adorato Chris e la sua evoluzione durante la storia. Alcune parti le ho trovate molto divertenti e mi hanno strappato una risata. Molto interessante poi anche il concetto dei mondi paralleli piuttosto che il vero e proprio viaggio temporale!


    Voto: ★★★★


  12. .





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    Il libro

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    → Titolo: Morte a Pemberley
    →Autore: P. D. James
    → Editore: Mondadori
    → Anno di pubblicazione: 2013
    → Pagine: 348
    → Genere: Narrativa
    → Prezzo di copertina: 12,03 €
    → Copertina: Click

    La trama

    Inghilterra, 1803. Sono passati sei anni da quando Elizabeth e Darcy hanno iniziato la loro vita insieme nella splendida tenuta di Pemberley. Elizabeth è felice del suo ruolo di padrona di casa ed è madre di due bellissimi bambini. La sorella maggiore Jane, cui lei è legatissima, vive nelle vicinanze insieme al marito Charles, vecchio amico di Darcy, e il suo adorato padre, Mr Bennet, va spesso a farle visita. Ma in una fredda e piovosa serata d'ottobre, mentre fervono gli ultimi preparativi per il grande ballo d'autunno che si terrà il giorno successivo, l'universo tranquillo e ordinato di Pemberley viene scosso all'improvviso dalla comparsa di Lydia, la sorella minore di Elizabeth e Jane. In preda a una crisi isterica la giovane donna urla che suo marito, l'ambiguo e disonesto Wickham, non gradito a Pemberley per la sua condotta immorale, è appena stato ucciso proprio lì, nel bosco della tenuta. Di colpo, l'ombra pesante e cupa del delitto offusca l'eleganza e l'armonia di Pemberley, e i protagonisti si ritrovano loro malgrado coinvolti in una vicenda dai contorni drammatici.

    Cosa ne penso?

    La trama di fondo m'ispirava molto ed ho letto il libro soprattutto spinta dall'entusiasmo dopo aver seguito la stupenda serie della BBC, ma le mie aspettative sono rimaste abbastanza deluse. Non so se dipendesse dal fatto che ormai sapevo come sarebbe andata a finire, ma ho trovato lo stile molto lento in alcune parti ed anche a volte ripetitivo, per cui seppur in certi tratti la lettura tornasse piuttosto scorrevole e si facesse interessante, gran parte della storia l'ho trovata noiosa.
    Sicuramente è molto più godibile la serie tv, che consiglio vivamente; mentre il libro proprio non è riuscito a convincermi abbastanza. In generale comunque ho apprezzato molto l'idea ed ho amato tornare ad immergermi in un'atmosfera alla quale mi ero legata grazie alla storia della Austen, così come sono sempre piuttosto curiosa di provare a leggere storie che ne riprendano i personaggi in altre situazioni.
    In ogni caso gli darei due stelle e mezzo, anche se trovo che non regga il confronto con la bellissima serie targata BBC.


    Voto: ★★


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